08/02/15
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Tsunami sul Sole dopo forti esplosioni
Le deduzioni di alcuni ricercatori della Nasa sono state confermate dalle rilevazioni di una coppia di satelliti gemelli: sulla nostra stella si producono onde gigantesche di energia di LUIGI BIGNAMI
A volte per "credere" è necessario "vedere". Ed è quello che
aspettavano gli scienziati della Nasa per dare conferma a una serie di
deduzioni su fenomeni che sembravano avvenire sulla superficie del
nostro Sole. Qualche anno fa infatti, alcuni ricercatori avevano
rilevato elementi provenienti dalla stella che facevano sospettare la
presenza di gigantesche esplosioni seguite da onde gigantesche, così
spaventosamente grandi che a dubitare per primi erano gli stessi fisici
autori della scoperta. Gli scettici poi sostenevano che i dati erano
dovuti a qualcosa di ancora non ben compreso, ma certamente non
dovevano essere legati ad esplosioni solari. "Ora abbiamo la certezza.
Sul Sole avvengono davvero dei giganteschi tsunami", ha spiegato Joe
Gurmel del Solar Physic Lab al Goddard Space Flight Center della Nasa.





La conferma visiva del fenomeno arriva dalla coppia di satelliti
gemelli chiamati STEREO, che hanno colto il fenomeno lo scorso febbraio
(la notizia è stata data solo ora), quando una macchia solare, la
numero 11012, esplose inaspettatamente. L'esplosione eiettò nello
spazio una nube di gas di miliardi di tonnellate di peso e creò un vero
e proprio tsunami di energia lungo la superficie della stella. STEREO
registrarono il fenomeno in due punti diversi dello spazio, posti a 90°
l'uno dall'altro, dando ai ricercatori un punto di vista del fenomeno
senza precedenti.





"Tale osservazione ci ha permesso di affermare definitivamente che si è
formata una vera e propria onda di "plasma" (materiale ad altissima
temperatura)", ha spiegato Spiros Patsourakos della George Mason
University, autore di un rapporto apparso sulla rivista scientifica Astrophisical Journal Letters.

















Gli STEREO hanno osservato un'onda di materiale sollevarsi per 100.000
chilometri dalla superficie del Sole e avanzare nello spazio alla
velocità di 900.000 chilometri all'ora. L'esplosione ha generato
un'energia paragonabile a quella prodotta da 2.400 milioni di
tonnellate di tritolo.





I primi tsunami solari vennero rilevati nel 1997 dal satellite NASA/Esa
chiamato SOHO, il quale però non fu in grado di rilevare l'intensità e
le proporzioni delle esplosioni in quanto osserva la nostra stella da
un'unica posizione.





Il mistero degli tsunami solari è così rimasto insoluto fino a quando i
due satelliti della serie STEREO si sono trovati esattamente a 90°
l'uno dall'altro rispetto all'esplosione solare, una posizione che ha
permesso di cogliere tutti i particolari del fenomeno avvenuto lo
scorso febbraio.





"La realtà degli "tsunami solari" è stata confermata anche dai video
delle onde che si sono scontrate con aree della superficie del Sole
dalle particolari caratteristiche magnetiche. In un video si vede una
di queste oscillare dopo che è stata colpita dall'onda
dell'esplosione", ha spiegato Angelos Vourlidas del Naval Research Lab
in Washington (Usa).





Ricadute sulla Terra? "Per fortuna nessuna - ha assicurato Gurman -
Tuttavia sono importanti per studiare il nostro Sole, soprattutto per
raccogliere informazioni sull'atmosfera più bassa della stella che non
è assolutamente osservabile da Terra".

Fonte



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